Partenza: Parcheggio
Valate 1.748m Passo di Costalunga (Vigo di Fassa – TN)
Itinerario e tempo di percorrenza:
Dislivello in salita: 600m
Attrezzatura: scarponi, ramponi 4 punte (poca neve) e bastoni
Periodo: Inverno (poca neve e senza pericolo di valanghe per il
percorso di rientro. Con molta neve in discesa si deve ripercorrere l’itinerario di salita)
Arrivo in auto:
Da Bolzano seguire la Val D’Ega e
quindi per il Passo di Costalunga. Il grande parcheggio si trova a circa 1km
dal Passo sulla sinistra, verso il Catinaccio.
Dalla Val di Fassa: seguire la statale
verso il Passo di Costalunga. Giunti a circa 1km dal Passo, quando la strada si
fa quasi pianeggiante, sulla destra si trova il parcheggio
Descrizione
Anche quest’anno non puo’ mancare la gita al
Rifugio di Vael sul Catinaccio. Penso che d’inverno, ancor piu’ che in estate,
sia una delle gite piu’ remunerative che si possano fare senza grosso impegno
fisico sulle Dolomiti. L’ambiente, cosi’ affollato durante i mesi estivi, ritrova la
sua quiete naturale durante l’inverno.
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Vista sulle Pale di San Martino |
Quest’anno, vista la poca neve,
l’ambiente e’ quasi primaverile, ma non per questo meno affascinante. Il
percorso di salita non e’ mai particolarmente impegnativo e offre scorci impagabili verso
le Pale di San Martino, i Monzoni e la Marmolada. Ed infine, saliti
per l’ultimo tratto di sentiero, si apre il catino in cui e’ avvolto il rifugio
Roda di Vael. Si e’ immersi nelle cime sud del Catinaccio : la cresta del Masare’,
la Torre Finestra, la Roda e un po’ da protagonista svetta la Sforcella.
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La Sforcella dal Rif.Roda |
Nota: L’itinerario che abbiamo
scelto per la discesa e’ molto panoramico e divertente. Bisogna pero’
percorrere per circa 10’ il lato della pista da sci sotto la seggiovia della Paolina.
Questo tratto inoltre non e’ mai da
percorrere con molta neve perche’ il sentiero dal rif. Roda di Vael al rif.
Paolina e’ esposto a slavine.
Itinerario
Con i ramponi 4 punte, dal parcheggio imbocchiamo
la strada che sale nel bosco di conifere verso il Catinaccio (sentiero n°548).
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In salita volgiamo le spalle al Latemar |
Dopo pochi minuti
incrociamo il bivio da cui arriveremo in discesa. La strada diventa un po’ piu’
ripida fino a quando si raggiunge una prima casetta sulla sinistra. Qui inizia
un tratto pianeggiante molto panoramico fino alle “3 Baite” dove d’estate si
vendono i formaggi. Continuiamo sul sentiero alla sinistra della staccionata e
proseguiamo nel bosco con sentiero sempre ben evidente. Solitamente il sentiero
invernale piega verso la valle che scende dai rifugi, mentre quest’anno, vista
la poca neve, proseguiamo sul sentiero estivo fino ad incrociare il sentiero
alto che arriva dalla Paolina e dopo pochi metri in piano vediamo il Pederiva prima e il Roda di Vael subito dopo.
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Il Ciampaz |
Prima della sosta al rifugio (chiuso) saliamo sulla
cima Ciampaz appena sopra il Pederiva dove il panorama e’ ancora piu’ aperto e
spettacolare. Quest'ultimo tratto, anche se molto breve, richiede passo fermo e
abitudine a sentieri in cui ci deve aiutare un po’ con le mani. Non e’ quindi
adatto a tutto.
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Vista sul Sella |
Per la discesa ci diregiamo verso il sentiero
percorso in salita ma dopo pochi metri ci teniamo sulla destra sul sentiero
n°549 che costeggia il lato sud del Catinaccio senza perdere quota. Arriviamo
all’aquila “Christomannos” e quindi proseguiamo sul sentiero n°539 fino al rif. Paolina.
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Dal Ciampaz vista sulla Marmolada e Vernel |
Qui il sentiero corre sul lato
sinistra della pista, quasi sotto la seggiovia. Dopo pochi minuti lasciamo il
rumore per deviare sulla sinistra nuovamente su un sentiero tranquillo che,
quasi in piano e leggera discesa, ci riporta al bivio trovato in mattinata
vicino all’auto. Da qui in pochi minuti, ripercorrendo il sentiero del mattino,
siamo al parcheggio.