Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

sabato 26 novembre 2011

GRIGNE- Monte Croce e Monte Pilastro da Esino Lario

Partenza: Esino Lario, loc. Bigallo 900m
Itinerario e tempo di percorrenza:
Dislivello in salita:  1.100m
Attrezzatura: scarponi
Periodo: Tutto l’anno
Arrivo in auto:
A Lecco proseguire sulla SS36 fino all’uscita per Bellano/Varenna. Qui seguire le indicazioni per Esino. Arrivati a Esino seguire per Ortanella per circa 2 km, fino ad un comodo parcheggio sulla destra. Da Milano 1h40’ di auto.
Descrizione
Ancora in Grigna per percorrere una bella cresta “avvistata” la scorsa settimana dalla Val di Prada. Cercando sulla cartina troviamo un itinerario, nuovo per noi, che porta a questa cresta da Esino Lario. Il tratto di percorso dalla Bocchetta di Calivazzo fino al Monte Croce e’ splendido. Il sentiero corre piacevolmente sull’ampia cresta con panorami grandiosi sulla Grigne da un lato e sul lago verso ovest.
Il Monte Rosa e il lago dal Monte Croce
Lo scenario migliora ulteriormente quando giunti al Monte Croce scorgiamo il lago e Bellagio. Penso sia un punto di vista unico per scoprire entrambi i rami del lago: verso Lecco arriviamo a scorgere quasi la citta’, mentre verso Como con lo sguardo si arriva oltre la penisola di Lavedo.
Vista si Bellagio dal Monte Croce
Dal Monte Croce in poi il percorso e’ stato piu’ lungo del previsto perche’ si pensava di poter scendere a Esino dalla Grotta di Canova, poco sotto la vetta. Giunti alla grotta non abbiamo invece trovato alcuna traccia e cosi’ siamo tornati sui nostri passi per risalre verso il Vo’ di Moncodeno e quindi con una lunga traversata nei boschi verso l’auto. A fine gita siamo anche passati esattamente sotto la Grotta e abbiamo visto che c’erano circa 200m di bosco fitto per arrivare al sentiero, ma non siamo riusciti a comunque a capire quanto fossero percorribili.
View EsinoMonteCroce by lapinnetta on Breadcrumbs

Powered by Breadcrumbs: manage, edit and share GPS tracks for free.

L’itinerario
Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per l’Alpe di Lierna. Il sentiero e’ molto largo e inizialmente fiancheggia diversi casolari risistemati prima di salire nel bosco. Dopo circa 40’ lasciamo la strada principale e continuiamo a seguire per l’Alpe di Lierna. Arrivati all’alpe prendiamo un sentiero che svolta decisamente a sinistra e, dopo una parte di pianeggiante si perde nel bosco.
Breve tratto con catena
Non siamo sul sentiero “ufficiale”, ma decidiamo di proseguire in salita perche’ sopra di noi vediamo la bocchetta. Il senitero ufficiale, n°71, si imbocca invece appena dopo l’Alpe di Lierna ed e’ una strada carrozzabile. Arrivati alla Bocchetta di Calivazzo c’e’ una palina con le indicazione per il Monte Croce, sentiero 17D. Seguiamo quindi i segni (a volte un po’ sbiaditi) verso la cresta.
Verso il Monte Croce
Verso il Monte Pilastro
A tratti il sentiero corre verso Est (lato Grigna), mentre per superare alcune guglie si sposta a ovest. C’e’ un piccolo tratto con catena che non richiede ne’ capacita’ alpinistiche ne’ imbrago. Passata la catena si arriva sull’ampia cresta finale che porta al Monte Pilastro. Non c’e’ un sentiero vero e proprio, ma ci sono molti segni rossi e bianchi e non ci si puo’ sbagliare. Dal Monte Pilastro un bel sentiero porta al Monte Croce visibile un po’ piu’ in basso verso il lago.
Sul Monte Croce
Dal Monte Croce seguiamo le indicazioni per la Grotta di Canova: un sentierino ripido che prosegue nel bosco. Inizialmente non ci sono molte indicazioni, ma superato il tratto di cresta erbosa iniziale, i segni diventano decisamente frequenti. Arriviamo alla Grotta, ma non trovando il sentiero che scende verso Esino, ritorniamo sui nostri passi per circa 15’ fino al bivio con le indicazioni per Caianallo e Vo di Moncodeno. Aggiriamo il Monte Croce verso Nord con un sentiero sempre ben segnalato in sali-scendi fino al parcheggio delle auto. Qui imbocchiamo la ex pista da sci alla nostra sinistra fino ad incrociare delle baite e quindi la mulattiera indicata 23B che porta a Ortanella. Ci troviamo quindi sul sentiero che abbiamo abbandonato al mattino e con un ultimo sforzo arriviamo all’auto.

Nota: ci potrebbe essere una traccia percorribile dalla Grotta di Canova al sentiero 21B del rientro. Sulla cartina e’ indicato come traccia, ma non l’abbiamo trovata e quindi non sappiamo com’e’.

sabato 19 novembre 2011

GRIGNE – Calivazzo e Zucco di Sileggio da Sonvico (Mandello al Lario)

Partenza: Sonvico, frazione di Mandello al Lario (LC)
Itinerario e tempo di percorrenza:
 Dislivello in salita:  1.200m
Distanza: 13km
Attrezzatura: scarponi
Periodo: Tutto l’anno senza neve

Arrivo in auto:
A Mandello al Lario girare allo stabilimento della Moto Guzzi e seguire le indicazioni Somana. (Con il navigatore si puo' impostare direttamente Sonvico - Mandello al Lario.) Seguire prima Somana poi Sonvico.
Descrizione
Dopo tanti anni di g quasi settimanale delle Grigne, mi stupisco di trovare ancora itinerari belli e vari che non conosco. La gita di oggi e’ nata “cammin facendo”, avendo programmato il giorno prima solo la zona di partenza. 
 Imbocchiamo la bella mulattiera che parte da Sonvico e ci accompagna fino a Calivazzo. La vegetazione muta ogni pochi metri e, grazie ai colori dell’autunno, mi sento immersa in una tavolozza di colori. I punti panoramici sono moltissimi: verso la Grigna nella prima parte della gita per poi aprirsi dal lago alle catene orientali (Monte Rosa, montagne del Sempione) quando arriviamo verso lo Zucco di Sileggio.
L’itinerario fino a Calivazzo puo’ essere percorso anche con la neve (e lo faremo!)

L’itinerario 
Dalle vie del paese seguiamo le indicazioni per il sentiero n°15-17che inizia con una via crucis fino alla chiesetta di Santa Maria. Qui la mulattiera prosegue in salita dolce fino ad incontrare sulla destra il bivio per Calivazzo, Bocchetta di Prada (segnavia n°17). Il sentiero prende quota fino verso i 1.000m dove inizia un bellissimo falso-piano dove ci sono due cascine. 
Vista sul Grignone
Palina a Calivazzo
Alla fine del pianoro la mulattiera diventa un sentiero vero e proprio. In questa zona ci sono moltissime piante di agrifoglio che in questa stagione danno colore alla vegetazione. Proseguiamo fino a che il sentiero inizia a declinare e quindi raggiungiamo Calivazzo
Arrivo a Calivazzo
Anche questo pianoro e’ molto suggestivo e una prima idea e’ quella di fermarsi a prendere un po’ di sole (dopo la nebbia totale di questa settimana) e considerare terminata la gita. Il paesaggio pero’ ci chiama e proseguiamo verso la Bocchetta di Calivazzo. Il sentiero e’ meno evidente di prima, ma ben segnato con bolli gialli. Giunti alla Bocchetta proseguiamo verso la Bocchetta di Verdascia e quindi lo Zucco di Sileggio su cui vale la pena fermarsi un attimo per godere dello splendido panorama.
Imbocchiamo il sentiero 17a che scende dapprima ripido sul versante ovest della montagna e poi in valli strette.

Nota: in discesa dallo Zucco di Sileggio prestare attenzione a circa 900m di altitudine perche’ il sentiero che corre lungo il crinale volta a sinistra nella valle senza indicazioni evidenti. C’e’ anche una traccia che prosegue dritta, ma non porta da nessuna parte