Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

sabato 29 ottobre 2011

Monte Alben da Oltre il Colle

Partenza: Oltre il Colle (BG) – Pian della Palla
Itinerario e tempo di percorrenza:
Dislivello in salita: 900m
Attrezzatura: scarponi
Periodo: Senza neve

Arrivo in auto:
Da Milano: autostrada MI-VE e uscita Dalmine. Seguire poi indicazioni per Val Brembana/San Pellegrino. Superato Zogno giare a destra seguendo per Selvino/Val Serina. Seguire la provinciale attraversare Serina e quindi seguire le indicazioni per Oltre il Colle. Giunti in paese seguire a destra le indicazioni per piste di fondo fino a Pian della Palla. (1h30’ da Milano).

Descrizione
Non conosciamo le montagne della bergamasca tranne per un giro fatto un paio di anni fa in Presolana. Piu' che la distanza da Milano, ci ha spesso frenato la paura del traffico. Oggi decidiamo comunque di correre questo rischio e di andare a perlustrare la zona con una gita di media difficoltà. 
In cima all'Alben
L'Alben ci sembra la gita perfetta per la varieta' del percorso e il fantastico panorama che si gode dalla vetta. La gita e' stata oltre le aspettative e in futuro ritorneremo senza dubbio in zona.  
Note:
  • La partenza della gita e' a Nord. Si deve considerare quindi circa un'ora d'ombra sia in partenza che al rientro.
  • Dopo il Passo del Sappli' non sono ben evidenti le indicazioni per Pian della Pala. Fare attenzione ad un indicazione sugli alberi

L’itinerario
Troviamo le prime indicazioni su un cartello di legno appeso al muro della casa nei pressi di Pian della Pala. Iniziamo a salire nel bosco, di abeti prima e di pini mughi poco piu' in alto. Al termine del bosco arriviamo ad un canalone dove ci sono gli impianti di sci dismessi e i relativi pali anti-neve (un po' uno scempio per il paesaggio!). 


Canalone dopo ex impianti sci
Continuiamo a salire sul canalone ripido che diventa sempre piu' aperto e panoramico, fino a giungere ad una sella.
Qui si vede il paesaggio a sud, molto piu' dolce e verde. Seguiamo i segni per la cresta e in pochi minuti arriviamo alla Croce. Da qui si vede la cima del Monte Alben, che sembra un po' troppo lontana. In realta' in pochi minuti giungiamo al Passo della Forca e dal li' per un bellissimo sentiero in cresta fino alla cima dell'Alben. Quest'ultima parte di sentiero e' leggermente piu' tecnico dei precedenti e richiede in alcuni punti l'aiuto delle mani. Il percorso e' comunque sempre sicuro e percorribile, con produnza, da chiunque.
Dalla vetta rientriamo al Passo della Forca e quindi scendiamo verso sud per prati verdi (sentiero n°502). Arrivati ad una casa il sentiero inizia ad andare in costa e a girare intorno alla montagna.
Verso la vetta
Verso il Passo del Sappli'
 Arrivati al Passo del Sapplì iniziamo a scendere rapidamente. Qui si deve prestare attenzione perchè dobbiamo abbandonare il sentiero 502 che scende a Serina. Dopo circa 10' vediamo un segno su di un albero con indicazioni per Pian della Pala.
Imbocchiamo il nuovo sentiero che rimane in costa e sale leggermente fino ad incontrare Cascina Bianca e quindi, procedendo sempre nel bosco, una strada carrozzabile fino a Pian della Pala
I prati del rientro prima dalla Croce

sabato 22 ottobre 2011

RESEGONE – Rifugio Monzesi da Erve

Partenza: Erve (600m)
Itinerario e tempo di percorrenza:
Dislivello in salita:  920m

Attrezzatura: scarponcini
Periodo: Tutto l’anno tranne d’inverno con molta neve

Arrivo in auto:
SS36 direzione Lecco. Entrati in Lecco seguire per Bergamo. A Calolziocorte seguire le indicazioni a sinistra per Erve. Proseguire sulla strada che diventa stretta e panoramica per pochi chilometri. (circa 1h20’ da Milano)

Descrizione
Anche questa settimana le guglie e i boschi del Resegone ci chiamano.
Decidiamo di salire da Erve, zona sud del Resegone. La giornata e’ grigia e le nuvole coprono gran parte della cresta, quindi decidiamo di fare un bellissimo giro ad anello tra boschi e gugliette a bassa quota.
In rientro dal Monzesi e’ necessario prestare attenzione al sentiero che e’ segnato solo da rettangoli gialli (spesso nascosti tra le foglie) e da ometti
L’itinerario
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Parcheggiamo l’auto alla fine del paese dove inizia la strada che porta al Rif. Monzesi. Imbocchiamo la strada e in pochi minuti arriviamo ad un pascolo con un agriturismo. La strada qui si stringe - diventa un sentiero - e inizia a sentire lentamente la valle. Dopo pochi minuti seguiamo le indicazione per il sentiero 11V variante Pra di Ratt. Rispetto al sentiero classico, la variante sale subito ripida fino a raggiungere quasi quota 1.000m, per poi proseguire piu’ dolce lungo il crinale della montagna. Incontriamo quindi il sentiero n°11 e dopo una decina di minuti siamo al siamo al Monzesi.
Resegone il Piazzo

 Decidiamo di proseguire verso il Passo del Fo’ per valutare se e’ possibile proseguire piu’ in alto, ma le nubi incombono sulle nostre teste. Ritorniamo quindi al Monzesi dove, attraversando il rifugio, seguiamo il sentiero n°802 per Piazzo. Inizialmente e’ si prende il sentiero che fa l’anello del Resegone e va alla Passata, ma dopo una decina di minuti si prendere un bivio a destra con indicazioni Piazzo, Pian Munik Erve. Su un bel sentiero antico giungiamo al Piazzo e quindi proseguiamo nel bosco stando sempre intorno ai 1.000m di altitudine.
Giungiamo su una piccola altura dove ci sono due sentieri per Erve. Prendiamo il sentiero piu’ a monte (il meno visibile) segnalato da fogli di carta appesi agli alberi. Saliamo ancora un po’ e quindi rimaniamo in quota fino a giungere alla Sella dove troviamo un nuovo bivio. Qui scendiamo a capofitto seguendo il sentiero segnalato da ometti fino ad arrivare a Pian Munik (non segnato sulla nostra cartina). Qui seguiamo le indicazioni scritte sugli alberi per Butto-Erve. Vediamo la nostra auto sotto di noi, ma ci vorra’ ancora una mezzora di cammino prima di arrivare in centro paese e quindi all’auto.

sabato 15 ottobre 2011

RESEGONE – Rifugio Azzoni dalla Val Caldera. Rientro per il sentiero n°1

Partenza: Lecco – Piani d’Erna (1.350m)  Itinerario (semi-anello): Piani d’Erna arrivo funivia-> Passo del Giuff (1.530m) -> Rifugio Azzoni / Cima Resegone per sentiero n°8 Val Caldera (1.875m) -> Rientro parcheggio basso funivia sentiero n°1 (600m)
Dislivello in salita:  640m (1.300m se non si prende la funivia)
Altitudine massima: 1.875m cima del Resegone
Attrezzatura: scarponcini
Tempo di percorrenza:4h30-5h00 (2h15 di salita; 2h15 discesa)
Periodo: Evitare l’inverno a causa di pericolo slavine nella zona della val Caldera. In autunno i colori dei faggi rendono piu’ suggestivo l’itinerario

Arrivo in auto:

SS36 direzione Lecco. Appena prima di entrare in citta’ seguire le indicazione per Ballabio. Prima di Ballabio sulla nuova strada ci sono le indicazioni per Piani d’Erna.
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Descrizione
“La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune
Passaggio nella roccia tra boaschi di faggi
Saliamo sul Resegone come sempre accompagnati dalla voce del Manzoni. La montagna e’ una delle piu’ frequentati delle Prealpi Orobie, grazie alla vicinanza alle citta’ di pianura, alla facilita’ di raggiungere la vetta in ogni stagione e all’eleganza delle sue guglie.
Per la prima volta saliamo da un sentiero poco frequentato, ma molto suggestivo e vario. Si passa dai boschi di faggi ai canaloni di roccia fino a giungere, quasi senza rendersene conto, sotto al rifugio Azzoni e quindi alla vetta.

 L’itinerario
Visto il poco allenamento dell’ultimo periodo, decidiamo di prendere la funvia che ci permette di fare meno di 600m di dislivello in salita e di goderci con calma la bella giornata.
Scendiamo dalla funivia immersi nelle nuvole, ma il tempo dovrebbe volgere al bello. Dalla stazione della funivia proseguiamo verso nord ( a sinistra guardando il Resegone) seguendo il sentiero n° 7 per il passo del Giuff.
Segnavia "sgualcito" al passo del Giuff
Dopo circa 50min di sali-scendi immersi nella faggeta colorata di rosso e giallo arriviamo al passo e qui seguiamo le indicazioni per il sentiero n°8. Fare attenzione perche’ nello stesso punto, un po’ piu’ a destra, parte il sentiero delle creste alte che e’ piu’ impegnativo. Il sentiero prosegue dolce immerso alla faggeta fino ad incrociare la Val Caldera dove l’ambiente cambia in modo repentino e ci troviamo ad attraversare canaloni di roccia e detriti. Superato questo tratto si rientra nel bosco dove il sentiero prende rapidamente quota fino a raggiungere il lato est della montagna. SI sale quasi sotto la cresta fino a giungere all’Azzoni e quindi in vetta.
Creste del Resegone nelle nubi
Scendiamo dal sentiero n° per il Pian Serrada. Giunti a 1.100m di quota ci teniamo sulla sinistra e imbocchiamo il sentiero 1A (ben evidente e segnato con bollini, ma senza numero) per evitare di salire verso il rifugio Stoppani. Qui tutti i sentieri in discesa portano al parcheggio della funivia e si possono percorrere senza il pericolo di perdersi.
Le nuvole si diradano e Lecco e il suo lago compaiono sotto di noi