Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

sabato 10 dicembre 2011

Triangolo Lariano – Corno Birone e Monte Rai per il sentiero Dario e William

Partenza: Valmadrera, Chiesa San Martino
Itinerario e tempo di percorrenza:





Dislivello in salita:  960m
Attrezzatura: scarponi
Periodo: Tutto l’anno senza neve

Arrivo in auto:
Sulla SS36 per Lecco uscire a Valmadrera/Civate (appena prima del Monte Barro) e seguire per Valmadrera. In paese seguire le indicazioni per la chiesa di San Martino.
Descrizione
Dalla superstrada che arriva da Milano, il Corno Birone pare solo il punto terminale della crestina che scende verso est dal Monte Rai.  Niente di speciale quindi. E' solo da Valmadrera che, guardando verso l'alto, con quella forma conica dalla punta arrotondata giustifica il suo nome.
Il Corno da Valmadrera
Sul Corno Birone
Il versane sud, quello sopra l'abitato di Valmadrera, è caratterizzato da ripidi pendii con piante rade e sparse, prati scoscesi disseminati di formazioni rocciose che culminano in eleganti creste e infine nella cima. Non diresti mai che questi pendii sono percorsi da una rete di sentieri entusiasmanti e spettacolari, per lo più di media difficoltà ma da affrontare sempre con terreno asciutto. Il sentiero Dario e William è sicuramente quello più affascinante ed intrigante. Percorrendolo per la prima volta continuo a gettare lo sguardo in avanti, ma il sentiero è visibile solo per una decina di metri per poi scomparire dietro una curva o un poggio roccioso. Frugo con lo sguardo il versante della montagna sopra di me cercando di capire dove dovrò passare e mi sembra impraticabile. Invece dopo la curva il sentiero continua evidente in un susseguirsi di svolte suggestive per poi celarsi di nuovo in questo labirinto di roccette, spuntoni e canalini. E' un continuo di sorprese fino alla crestina finale, molto panoramica e mai veramente aerea che regala splendidi scorsi sui versanti appena percorsi.

Una sola raccomandazione: non fatevi distrarre troppo da queste meraviglie mentre camminate. Meglio fermarsi qualche istante per guardarsi intorno e poi riprendere guardando bene dove mettete i piedi. Per quanto mai veramente impegnativo è pur sempre un sentiero che richiede attenzione.
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Itinerario
Parcheggiamo l’auto appena sotto la chiesa di San Martino. Per imboccare il sentiero si deve arrivare alla chiesa e quindi fiancheggiarla (sentiero n°5). Quasi subito si trova un bivio per il corno Birone che non seguiamo e proseguiamo fino al bivio con le indicazioni per il sentiero Dario e William.
Primo tratto di cresta
La traccia e’ sempre ben evidente benche’ il sentiero sia piu’ impegnativo. Si prosegue su una larga cresta a est del Corno fino ad incrociare il sentiero del Luisin che sale alla nostra sinistra. Dopo poco un nuovo bivio a sinistra porta al Corno tagliando con un sentiero quasi piano la montagna fino a riprendere la cresta ovest. Il nostro sentiero invece prosegue dritto in un canalone per poi sbucare nuovamente su di una bella cresta a ovest del corno.
Tratto di cresta finale
Quest’ultimo tratto di sentiero richiede a volte l’uso delle mani, ma non e’ mai esposto o pericoloso. Si prosegue su un ultimo canalone alberato e quindi ad una sella dove si svolta decisamente a sinistra sotto i bastioni del corno fino a giungere alla croce del Corno Birone.
Proseguiamo seguendo il sentiero fino al Monte Rai. Da qui ritorniamo per un tratto sul sentiero appena percorso per imboccare il sentiero n°1 che scende velocemente tra erba e foglie cadute fino alla Cascina Rotta. Qui si entra in un bel bosco fino a giungere all’acqua del tufo e quindi al bivio del sentiero n°5. In breve ci ritroviamo sul tratto di sentiero gia’ percorso in salita e quindi all’auto.