Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

sabato 20 agosto 2011

Dolomiti LATEMAR - Forcella dei Campanili

Partenza: Obereggen (BZ) : arrivo seggiovia Oberholz 2.090m
Itinerario (segnavia n°18): Arrivo seggiovia -> forcella dei camosci 2.620m -> conca dell’alta val Sorda -> forcella dei Campanili 2.590m
Dislivello in salita:  700m
Altitudine massima: 2.620m
Attrezzatura: scarponcini
Tempo di percorrenza: 2h30-3h00’ alla forcella dei Campanili. Circa 1h40’ se si scende per lo stesso itinerario
Periodo: Estate

Arrivo in auto:

Percorrere la Val D’Ega (autostrada del Brennero uscita Bolzano Nord) fino a Ponte Nova, dove si devia per Obereggen

Descrizione
Il Latemar e ‘ uno dei posti meno conosciuti e frequentati per fare trekking nelle Dolomiti.
Questa montagna e’ conosciuta sia perche’ si riflette nel lago di Carezza sia per le piste da sci di Obegereggen-Predazzo. Le zone piu’ affascinanti sono i boschi incontaminati e le rocce impervie che si possono scoprire solo con camminate di ogni tipo: dalle ferrate impegnativi alle scampagnate nel bosco.
Alla Forcella dei Campanili
Noi, abituati a vedere il lato Nord, decidiamo di fare un gita dall’altro lato, verso Obereggen, fino a spingersi verso la forcella dei Campanili che e’ un pulpito stupendo verso Carezza, il Catinaccio e lo Sciliar. Andiamo con il papi e la mamma che per un giorno abbandonano la loro raccolta funghi.
Forcella dei Camosci
L’itinerario
Scesi dalla seggiovia Oberholz seguiamo le indicazioni per il sentiero n°18 che sale verso nord. Dopo il primo tratto pianeggiante, il sentiero inizia a salire in modo deciso su bel sentiero all’inizio e con sassi e rocce verso la forcella dei Camosci.
Quasi alla forcella dei Camosci
Appena prima di questa forcella si percorre una bellissima conca attorniati dalle magiche guglie del Latemar. Ancora una leggera salita con canalino attrezzato finale e si arriva alla forcella dei Camosci dove diparte sulla destra il sentiero per il rifugio Torre di Pisa. Noi proseguiamo sul sentiero n°18 a destra, verso nord-est, verso la conca dell’alta val Sorda. Qui si prosegue in leggera discesa apprezzando il panorama di gran parte delle Dolomiti Centrali e Orientali.
Conca Alta Val Sorda
Dopo circa 20’ seguiamo l’indicazione per la ferrata dei Campanili che parte dalla forcella omonima. Ancora qualche minuto e arriviamo alla meta. Ci affacciamo verso il lago e il Catinaccio senza avvicinarci troppo al limite al “ciglio” della forcella perche’ sotto di noi ci sono quasi 1.000m di vuoto. Da qui rientriamo alla seggiovia per la stessa strada.
Il Catinaccio visto dalla forcella dei Campanili

domenica 14 agosto 2011

Dolomiti : Ferrata passo Santner - rif.Vajolet - passo Coronelle

Partenza: Nova Levante (BZ) Rifugio Fronza stazione seggiovia (2339m) Itinerario (ad anello): Rifugio Fronza –> Passo Santner –> Rifugio Vajolet -> Passo delle Coronelle-> Rifugio Fronza
Dislivello in salita:  850m
Altitudine massima: 2760m
Attrezzatura: scarponcini, imbrago, casco e kit da ferrata
Tempo di percorrenza: 4h30’ (Salita 1h30 al Passo Santner + 1h15’min dal rif.Vajolet al passo Coronelle)
Periodo: Estate

Arrivo in auto:

Da Bolzano: Uscita Bolzano nord e seguire per la Val d’Ega prima e per il Passo di Costalunga poi. Dopo il paese di Nova Levante si incontra il Lago di Carezza e dopo qualche tornante il villaggio di Carezza. Seguire quindi per il Passo Nigra e dopo qualche chilometro si arriva alla malga Frommer e alla seggiovia dove si parcheggia.
Dalla Val Di Fassa: A Vigo di Fassa lasciare la Valle e dirigersi verso il passo di Costalunga.Seguire quindi per il Passo Nigra e dopo qualche chilometro si arriva alla malga Frommer e alla seggiovia dove si parcheggia.

Descrizione
Torri del Vajolet e rif.Re Alberto
Ci troviamo in un angolo incantato tra le guglie piu' suggestive e conosciute al mondo. Questa zona delle Dolimiti e' molto frequentata da alpinisti e escursionisti perche' offre, oltre ad un panorama unico, vie e sentieri di ogni livello di difficolta'. Il gita di da’ la possibilita' di andare proprio sotto le Torri del Vojolet facendo una bella ferrata e un giro ad anello remunerativo.
Dal rifugio Re Alberto (sotto le Torri) al rifugio Vajolet si incontra spesso un po' troppa folla ad agosto per i miei standard, ma, partendo di buon ora, si evitano code e chiasso per il resto della gita.
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L’itinerario
Prendiamo la seggiovia per evitare 500m di dislivello e affrontare con calma il resto della gita. Arrivati al rifugio Fronza seguiamo il sentiero che risale il primo risalto roccioso. Troviamo subito qualche catena che serve soprattutto per gli escursionisti meno esperti e in caso di pioggia. Dopo il risalto si arriva ad un bivio dove seguiamo per il sentiero n° 542 verso il Passo Santner. Il sentiero corre in costa per una buona mezz'ora ed e' molto aperto verso ovest e nord.



Il sentiero prima della ferrata
A sud si vede poco distante il Latemer, mentre a est incombe il Catinaccio con la Cresta Davoi prima e la cima Catenaccio poi. Quando il sentiero inizia a risalire le prime rocce, mettiamo l'imbrago anche se manca ancora un po' all'inizio della ferrata. Il sentiero adesso non e' in piu' in costa e iniziamo a risalire tra guglie e canaloni. Catene o scale sono presenti in tutti i tratti impegnativi o leggermente esposti, quindi ci assicuriamo per proseguire con tranquillita'. Arriviamo al famoso canalone con il nevaio ormai quasi scomparso e affrontiamo gli ultimi tratti di salita prima arrivare al catino del Passo Santner. (ore 1,30 dalla partenza).
Lungo la ferrata
Da qui si scende per il bel sentiero fino al rifugio Re Alberto che si trova in una conca incantata sotto le Torri del Vojelet. Qualche foto e' d'obbligo prima di continuare la discesa verso il rifugio Vajolet. Qui si deve seguire la strada carrozzabile che prosegue verso il Rif.Gardeccia per qualche tornante, fino ad incrociare sulla sinistra un sentierino con indicazioni con segnavia n°541. Si segue il sentiero che corre nei prati sopra al rifugio  Gardeccia. Arrivati ad un bivio prendiamo a destra per il sentiero n°550 che, anche se un po' piu' ripido e scomodo del precedente, ci porta al passo delle Coronelle. Dal passo si scende sul sentiero appena sistemato con scale di legno e materiale di protezione fino al bivio appena sopra al rif. Fronza dove siamo passati al mattino. Da li' l'ultimo risalto e si arriva al rifugio e alla seggiovia.