Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

domenica 2 gennaio 2011

Dolomiti LATEMAR - MITTERLEGER

Partenza: Carezza al Lago, frazione di Nova Levante (BZ)
Dislivello in salita: 210 m
Altitudine massima: 1.839 m

Tempo di percorrenza: 2h00
Segnavia: 18-21 (SENTIERO DELLE LEGGENDE - SAGENWANDERUNG)
Periodo: Inverno (gita consigliata durante una nevicata)

Arrivo in auto: 
Da Bolzano: Uscita Bolzano nord e seguire per la Val d’Ega prima e per il Passo di Costalunga poi. Dopo il paese di Nova Levante si incontra il Lago di Carezza (d’inverno e’ completamente ricoperto di neve e non vale la pena fermarsi), ancora qualche tornante e sulla sinistra si trova il Grand Hotel dove si puo’ parcheggiare.
Dalla Val Di Fassa: A Vigo di Fassa lasciare la Valle e dirigersi verso il passo di Costalunga. A circa un 1Km dal Passo dopo le piste da sci, sulla destra e’ ben visibile il Grand Hotel dove si puo’ parcheggiare

Descrizione
Il Latemar e ‘ uno dei posti meno conosciuti e frequentati per fare trekking nelle Dolomiti.
Questa montagna e’ conosciuta solo perche’ si riflette nel lago di Carezza o per le piste da sci di Obegereggen-Predazzo. Mentre le zone piu’ affascinanti sono i boschi incontaminati e le rocce impervie che si possono scoprire solo con camminate di ogni tipo: dalle ferrate impegnativi alle scampagnate nel bosco.
Il Mitterleger e’ una baita (non gestita a rifugio) sul versante nord e durante l’inverno e’ quindi spesso in ombra. Il mio suggerimento e’ quindi percorrere questa gita in una giornata di neve o comunque nuvolosa. E’ decisamente suggestivo essere completamente immerse nell’atmosfera magica create dalla neve bianca che ricopre sia il sentiero che tutta la vegetazione intorno.
Sono stati giorni di bel tempo costante, anche se freddo, e per oggi le previsioni davano qualche nube. Il Mitterleger e’ quindi la gita perfetta.
La gita e’ abbastanza semplice e siamo quindi riusciti a coinvolgere tutta la famiglia: i miei genitori, zie e zii. Anche mio marito, come sempre, e’ con noi.
Non e’ nevicato recentemente cosi’ il sentiero e’ ben segnato e non e’ necessario avere le racchette da neve. Se sta nevicando o e’ nevicato di recente e’ molto meglio avere le ciaspole per rendere il percorso piu’ agevole.

La salita
Ci diamo appuntamento al villaggio di Carezza per poi scendere insieme a Grand Hotel dove inizia la gita. Ci saremo tutti o qualcuno si ritirera’ all’ultimo momento? Con piacevole sorpresa alle 10.00 puntuali ci siamo tutti. Una comitiva di otto persone, per noi che siamo abituati a passeggiare in due, non e’ male!
Imbocchiamo il sentiero di fronte al Grand Hotel dapprima su una strada forestale che lasciamo subito per un sentierino sulla destra (Indicazione “Agatha Christie Weg”). Con un po’ di chiacchericcio, ma senza fare pause avanziamo sul sentiero che si snoda tra gli abeti. Arriviamo ad un bivio dove sulla destra parte una strada forestale, mentre diritti sale il sentiero ripido in questo tratto. Facendo finta di non sentire le lamentele di mia mamma che vorrebbe evitare il tratto ripido, proseguo per il sentierino che si immerge nel bosco fitto e sempre piu’ suggestivo. Nessuno si lamenta per la fatica quindi facciamo qualche pausa solo per le foto e per goderci un po’ il panorama
Dopo circa un’ora dalla partenza arriviamo al pannello di legno con la leggenda della sirenetta del lago di Carezza.

Gli zii si fermano a leggere la leggenda, anche in tedesco, intanto noi facciamo qualche foto. Qui si incrocia la strada che proviene dal lago che percorriamo in salita per qualche minuto fino al limitare del bosco. Nella radura si vede un ricovero per animali e poco piu’ in lontano la baita del Mitterleger.
Siamo arrivati.
Facciamo una sosta ristorandoci con un po’ di the caldo e un po’ di cibo. C’e’ anche il momento di “vestizione” dello zio che viene immortalato da piu’ fotografie. Ammiriamo per un po’ le guglie del Latemar e quando il freddo prende il sopravvento ci prepariamo per la discesa.

La discesa
Imbocchiamo la stessa strada della salita, ma, al cartello delle Leggende, proseguiamo sulla strada principale. Il panorama si apre verso il Catinaccio e sulla sinistra sulle Alpi dal Trentino all’Austria.
Dopo circa 15 minuti imbocchiamo un sentiero ben marcato sulla destra, ma senza palina indicatrice, che ci riporta sul sentiero della salita.


Verso del 12.30 siamo di nuovo in paese, infreddoliti e soddisfatti della nostra gita.

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