Partenza: Sonvico, frazione di Mandello al Lario (LC)
Itinerario e tempo di percorrenza:
Itinerario e tempo di percorrenza:
Dislivello in salita: 1.200m
Distanza: 13km
Attrezzatura: scarponi
Periodo: Tutto l’anno senza neve
Arrivo in auto:
A Mandello al Lario girare allo stabilimento della Moto Guzzi e seguire le indicazioni Somana. (Con il navigatore si puo' impostare direttamente Sonvico - Mandello al Lario.) Seguire prima Somana poi Sonvico.
Descrizione
Dopo tanti anni di g quasi settimanale delle Grigne, mi stupisco di trovare ancora itinerari belli e vari che non conosco. La gita di oggi e’ nata “cammin facendo”, avendo programmato il giorno prima solo la zona di partenza. Imbocchiamo la bella mulattiera che parte da Sonvico e ci accompagna fino a Calivazzo. La vegetazione muta ogni pochi metri e, grazie ai colori dell’autunno, mi sento immersa in una tavolozza di colori. I punti panoramici sono moltissimi: verso la Grigna nella prima parte della gita per poi aprirsi dal lago alle catene orientali (Monte Rosa, montagne del Sempione) quando arriviamo verso lo Zucco di Sileggio. L’itinerario fino a Calivazzo puo’ essere percorso anche con la neve (e lo faremo!) L’itinerario Dalle vie del paese seguiamo le indicazioni per il sentiero n°15-17che inizia con una via crucis fino alla chiesetta di Santa Maria. Qui la mulattiera prosegue in salita dolce fino ad incontrare sulla destra il bivio per Calivazzo, Bocchetta di Prada (segnavia n°17). Il sentiero prende quota fino verso i 1.000m dove inizia un bellissimo falso-piano dove ci sono due cascine. |
Vista sul Grignone |
Palina a Calivazzo |
Alla fine del pianoro la mulattiera diventa un sentiero vero e proprio. In questa zona ci sono moltissime piante di agrifoglio che in questa stagione danno colore alla vegetazione. Proseguiamo fino a che il sentiero inizia a declinare e quindi raggiungiamo Calivazzo.
Arrivo a Calivazzo |
Anche questo pianoro e’ molto suggestivo e una prima idea e’ quella di fermarsi a prendere un po’ di sole (dopo la nebbia totale di questa settimana) e considerare terminata la gita. Il paesaggio pero’ ci chiama e proseguiamo verso la Bocchetta di Calivazzo. Il sentiero e’ meno evidente di prima, ma ben segnato con bolli gialli. Giunti alla Bocchetta proseguiamo verso la Bocchetta di Verdascia e quindi lo Zucco di Sileggio su cui vale la pena fermarsi un attimo per godere dello splendido panorama.
Imbocchiamo il sentiero 17a che scende dapprima ripido sul versante ovest della montagna e poi in valli strette.
Nota: in discesa dallo Zucco di Sileggio prestare attenzione a circa 900m di altitudine perche’ il sentiero che corre lungo il crinale volta a sinistra nella valle senza indicazioni evidenti. C’e’ anche una traccia che prosegue dritta, ma non porta da nessuna parte
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