Dislivello in salita: 640m (1.300m se non si prende la funivia)
Altitudine massima: 1.875m cima del Resegone
Attrezzatura: scarponcini
Tempo di percorrenza:4h30-5h00 (2h15 di salita; 2h15 discesa)
Periodo: Evitare l’inverno a causa di pericolo slavine nella zona della val Caldera. In autunno i colori dei faggi rendono piu’ suggestivo l’itinerario
Arrivo in auto:
SS36 direzione Lecco. Appena prima di entrare in citta’ seguire le indicazione per Ballabio. Prima di Ballabio sulla nuova strada ci sono le indicazioni per Piani d’Erna.
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Descrizione
“La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune”Passaggio nella roccia tra boaschi di faggi |
Per la prima volta saliamo da un sentiero poco frequentato, ma molto suggestivo e vario. Si passa dai boschi di faggi ai canaloni di roccia fino a giungere, quasi senza rendersene conto, sotto al rifugio Azzoni e quindi alla vetta.
Scendiamo dalla funivia immersi nelle nuvole, ma il tempo dovrebbe volgere al bello. Dalla stazione della funivia proseguiamo verso nord ( a sinistra guardando il Resegone) seguendo il sentiero n° 7 per il passo del Giuff.
Segnavia "sgualcito" al passo del Giuff |
Creste del Resegone nelle nubi |
Le nuvole si diradano e Lecco e il suo lago compaiono sotto di noi |
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