Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

lunedì 17 gennaio 2011

MONTE GENEROSO - versante italiano

Partenza: Orimento – San Fedele Intelvi – CO
Arrivo: Anti cima Monte Generoso – confine Italia Svizzera
Dislivello in salita: 390 m
Altitudine massima: 2.150

Tempo di percorrenza: 2h00 / 2h30
Periodo: Inverno

Arrivo in auto: 
Ad Argegno (sponda occidentale del Lago di Como) imboccare la Val d’Intelvi seguendo le indicazione per San Fedele.
Superato il centro del paese di san Fedele seguire l’indicazione sulla destra per Orimento, appena dopo un centro commerciale. Proseguire sulla strada asfaltata fino ad uno spiazzo in cui sulla destra si trova una strada con divieto d’accesso in caso di neve. Si puo’ lasciare l’auto qui o, se la strada e’ sufficientemente pulita e si hanno le catene da neve, proseguire per circa 1 km fino ad arrivare alla fine della strada.
Da Milano circa 1h30 di auto.

Descrizione
Obiettivo della gita e’ uscire dalla nebbia fitta di Milano di questi giorni e godersi un po’ luce.
Il Monte Generoso, montagna alta solo1.700m, offre una vista a 360° sulla val Padana e su gran parte dell’arco alpino.

Panorama verso il Lago di Lugano e il Monte Rosa

La gita, abbastanza breve e adatta a tutti, e’ di grande soddisfazione per i panorami che offre e per gli ambienti che si attraversano.

Oggi la giornata e’ resa ancora piu’ piacevole dalla compagnia di Chiara e del Mo’ che, come noi, vogliono trovare un po’ di sole dopo il grigiore costante dell’ultima settimana.
Non portiamo le ciaspole perche’ la neve e’ dura e la traccia ben marcata. Marco ed io abbiamo comunque i ramponcini a quattro punte perche’ “non si sa mai”

La salita                                                 
Imbocchiamo la strada ben segnata in falso piano che corre sul lato destro della montagna. La neve e’ fin troppo dura e si scivola parecchio. Non e’ pericoloso, ma ci mettiamo i ramponcini per fare meno fatica. Chiara e il Mo’ proseguono con i soli scarponcini senza grande difficolta’, ma con qualche scivolata in piu’.
Vista sulle Grigne
Dopo pochi minuti usciamo dal bosco e incrociamo la strada che arriva dal Rifugio di Orimento. Arriviamo quindi all’Alpe di Bol (1.391m) dove ci sono nuove indicazioni per il Monte Generoso. Qui imbocchiamo un sentiero piu’ piccolo e ripido che ci porta fino alla cresta. Sulla destra del sentiero abbiamo il bosco nero e fitto che sembra impenetrabile, mentre sulla sinistra e dietro di noi il panorama e’ gia’ aperto su tutte le Alpi svizzere e sulle Alpi e Pre-Alpi Orobie.
Arrivati sulla cresta il panorama e’ splendido. Vediamo la pianura padana sommersa dalla nebbia e piu’ in la le montagne dell’Appennino. Ci fermiamo a guardare anche le montagne che sono piu’ familiari dal Triangolo Lariano fino al Legnone.
Sulla cresta

Proseguiamo sull’ampia cresta seguendo la traccia fino a quando incontriamo il primo ceppo che segna il confine Italia-Svizzera. Qui c’e’ anche una palina che indica un sentiero, non percorribile in inverno, che scende per il ripido versante svizzero.
Proseguiamo ancora per qualche minuto fino a che la traccia diventa meno evidente e non ci fidiamo a proseguire. Probabilmente con ramponi e piccozza si arriva in tutta sicurezza fino alla croce appena sotto la cima.
Ci sono tantissime tracce di sci che portano dal sentiero alto al sentiero basso. Noi a piedi decidiamo di tornare per la stessa strada.
Vista sulla zona del Sempione
La nebbia verso la pianura
Saliamo su una cimetta appena sopra il sentiero per vedere ancora meglio il panorama verso Nord. Si vede il Lago di Lugano dalla zona di Campione d’Italia fino a Lugano. La visione sull’arco Alpino e’ incredibile. Si vede il Monviso, il Monte Rosa con la punta del Cervino che fa capolino alla sua destra. Ci sono poi tutte le montagne del Sempione e Chiara riconosce anche il Monte Leone e il Cistella. Poi il panorama prosegue con tutte le montagne della Svizzera, la nostra conoscenza delle cime di quella zona e’ veramente limitata.  Verso est il panorama e’ ancora aperto su tutte le Alpie Orobie e si riconosce anche il promontorio di Bellagio che divide i rami del Lago di Como.

La  discesa
Scendiamo dallo stesso sentiero per cui siamo saliti. Il Mo’ si avventura in un po’ di fuori pista per provare l’ebbrezza della “discesa con sedere”. NON FATELO! Ci urla mentre scivola senza riuscire a fermarsi. Dopo una ventina di metri fortunatamente si ferma con qualche escoriazione alle mani e un po’ di spavento (nostro!). Non c’e’ reale pericolo perche’ non ci sono dirupi o pendii molto ripidi, ma in montagna e’ sempre meglio stare con i piedi per terra!
Ci fermiamo a mangiare in punto senza vento e con dei sassi comodi. Ci godiamo per l’ultima volta il panorama e quindi lasciamo la cresta verso il bosco e l’auto

Grafico tempo-altitudine


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