Trekking in montagna

Vivere a Milano offre la possibilita' di organizzare diverse gite in giornata sulle montagne non lontane. Voglio condividere questa esperienza perche' inizilmente non sapevo quante possibilita' diverse ci fossero per gite in ogni stagione e per ogni livello di preparazione. Mi piacerebbe che la mia ricerca di posti solitamente poco frequentati e molto suggestivi possa essere un'idea anche per altri appassionati di montagna.
Ci sara' una sezione dedicata alle Dolomiti dove solitamente mi reco un paio di volte l'anno. So che non sono raggiungibili da Milano facilmente, ma sono luoghi che amo e non voglio trascurarli.

venerdì 18 marzo 2011

Liguria – MONTE ANTOLA

Partenza: Propata Fraz. Caprile 994m GE
Itinerario (ad anello): Caprile Passo Tre Croci (Segnavia¨¨), Monte Antola (Segnavia ●●), Caprile (Segnavia)
Dislivello in salita: 780m
Altitudine massima: m1.597
Tempo di percorrenza totale : 3h30'
Periodo: Inverno
Tempo in auto da Milano: 2h00

Arrivo in auto:
Ci sono due itinerari possibili per giungere a Caprile da Milano:
Percorso 1: Autostrada MI-GE uscita Arquata Scrivia. Seguire per Cantalupo Ligure, lasciare la valle per Carrega Ligure e quindi scendere verso Propata. Da qui si continua per qualche chilometro fino al bivio per Caprile. Il passo tra Carrega Ligure e Propata e' a 1.400m su strada stretta e poco frquentata. Oggi non c'era neve sulla strada, ma e' bene avere le gomme da neve.
Percorso2: Autostrada MI-GE uscita Busalla. Imboccare la SS 226 in direzione Chiavari. Prima del passo della Scoffera seguire per Torriglia e, attraversata la cittadina, seguire la provinciale per Garaventa, Bavastri, Bavastrelli e quindi Caprile.

Descrizione:
Cercando un posto nuovo ci siamo imbattutti nel Monte Antola. Abbiamo poi scoperto che e' uno dei rilievi piu' conosciuti della Val Trebbia. Non abbiamo una cartina della zona, ma sembra che l'itenarario sia ben segnato. Ottimi sentieri risalgono infatti sia il versante ligure che il versante piemontese della montagna. Il versante piemontese e' piu' ricco di boschi, mentre il versante ligure ha grandi pascoli e una bella faggeta prima della cresta. Il panorma dalla cresta e' grandioso: la vista e' a 360° dal Monte Rosa fino al mare. Decidiamo di salire per il versante ligure, a sud, perche' abbiamo voglia di un po' di sole.

Non abbiamo con noi le ciaspole, ma per fare gli ultimi 200m di salita e tutta la cresta le avrei usate volentieri. C'e' ancora neve e, anche se trasformata, si sprofonda a tratti oltre al ginocchio.

Traccia GPS


EveryTrail - Find and beyond


Scarica la traccia GPS/GPL



L’itinerario
Lasciare l'auto nel parcheggino vicino ad una capella all'ingresso di Caprile. Da qui dirigersi verso il paese dove di fronte al ristorante si vedono i primi cartelli per il Monte Antola. Seguiamo in salita il segnavia ¨¨. Il primo tratto nel paese e' in comune con la discesa. Lasciato il paese ci immettiamo su un'ampia mulattiera e quindi su una carrozzabile.  Sul percorso si incontrano dei cancelli per il bestiame che si riescono ad aggirare o ad aprire e chiudere. Il sentiero prosegue ancora a destra fino ad incrociare il rio Brasilea. Saliamo costeggiando il torrente fino ad un pascolo con un abbeveratoio.

Nel bosco inizia la neve
Qui siamo circa a 1.400m ed inizia la neve.  Proseguiamo in salita fino ad inoltrarci nel bosco di faggi che ci accompagnera' fino alla cresta. Non c'e' traccia forse perche' e' piovuto o nevicato nei giorni scorsi, quindi saliamo un po' a rilento alternandoci a fare strada.
Palina al Passo Tre Croci
Arriviamo in cresta al Passo Tre Croci dove una traccia di ciaspole ci aiuta a proseguire con meno fatica. Prendiamo la cresta verso sinistra (ovest), segnavia ●● . Da qui e' tutto un falso piano fino al Monte Antola.
C'e' tanto vento e arrivati alla croce del Monte Antola scattiamo solo qualche foto. Da qui si gode una bellissima vista sulla catena delle Alpi dal Sempione fino al mare; mentre verso ovest vediamo il Lago di Brugneto e la zona degli Appennini che non conosciamo.
Quasi alla croce

Per il ritorno imbocchiamo il sentiero dell'andata fino al passo sottostante al Monte. Qui c'e' una palina con le indicazioni per Caprile e segnavia ▲.. Scendiamo velocemente per il canale “Fossa della Nua” fino ad un pascolo dove proseguiamo verso sinistra prima in discesa e poi in costa confluendo infine con il sentiero della salita e da qui fino a Caprile.


La croce in vetta

Percorso
 

Dalla vetta vista verso il mare

sabato 5 marzo 2011

Triangolo Lariano - Corni di Canzo e Rifugio SEV da VALMADRERA

Partenza: Valmadrera (LC) – 330m
Itinerario (ad anello): Belvedere di Valmadrera – Bocchetta di Valmadrera – Rifugio SEV – San Tomaso – Belvedere di Valmadrera (Segnavia n°7 in salita; n°4 in discesa)
Dislivello in salita: 960m
Altitudine massima: 1.300m
Tempo di percorrenza: 4h30' (2h  al SEV + 30' pausa + 2h discesa)
Periodo: Inverno
Tempo in auto da Milano: 50'

Arrivo in auto:
Prima di Lecco prendere l'uscita per Valmadrera. Seguire per il centro del paese quindi svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per San Tomaso. Arrivati al Belvedere (la starda finisce con divieto di transito) il parcheggio e' molto piccolo, quindi noi solitamente parcheggiamo lungo la strada prima del Belvedere.

Descrizione
Dal rifugio SEV si gode una splendida vista sul lago di Como e sulle montagne circostanti. Il percorso ad anello permette di girovagare per tutta la montagna godendosi bei panorami e angoli suggestivi nei boschi di faggio.
Sulla parte bassa del sentiero e' ormai primavera (ho iniziato a fare i miei reportage sui fiori), mentre c'e' neve dalla bocchetta di Sambrosera fino al Rifugio SEV. Il tratto e' in falso piano quindi si puo' percorrere tranquillamente senza ramponi o ciaspole.
Oggi siamo in compagnia di Chiara e del Mo'.

Al rifugio SEV
L’itinerario
Dal Belvedere di Valmadrera si imbocca la strada inizialmente asfaltata che porta a San Tomaso. Alla fontanella lasciamo la strada principale per imboccare il sentiero n°7 (palina ben evidente) dritto davanti a noi. Anche se la giornata non e' particolarmente bella c'e' gia' aria di primavera. Ci inoltriamo nel bosco dove il sentiero inizia a salire prima dolcemente poi un po' piu' ripido. Arriviamo alla bocchetta di Sambrosera passando per la sorgente. Qui sulla destra il sentiero prosegue per il Moregallo, mentre noi andiamo a sinistra per il SEV. C'e' ancora neve, ma la traccia e' ben evidente e ci porta in pochi minuti al pianoro davanti al rifugio che oggi e' aperto. Ci fermiamo a mangiare qualcosa sul retro del rifugio dove c'e' una comoda panchina. Arriva anche“RifugioTerzAlpe”, cosi' indica la targhetta del cane.

Vista sulle Grigne
Il sentiero della discesa, n°4, si imbocca sotto al rifugio e prosegue in costa in direzione sud-est verso il Corno Orientale. Superato il crinale del corno scendiamo per il ripido sentiero fino all'acqua del Fo' dove c'e' anche un bel faggio monumentale. Qui prendiamo un sentierino (segnato con “Q”) che dal vaggio scende dritto nella faggeta. Lo seguiamo fino ad arrivare a San Tomaso, e da qui al Belvedere

Bucaneve



Falso bucaneve