Partenza: Colle di Balisio (LC) Sacro Cuore 880m
Arrivo: Rifugio Brioschi 2.409m (dal Rif. Pialeral)
Dislivello in salita: 1.640m
Altitudine massima: 2.410m
Tempo di percorrenza: 7-8h
Periodo: Inverno
Altitudine massima: 2.410m
Tempo di percorrenza: 7-8h
Periodo: Inverno
Tempo in auto da Milano: 1h00 (partendo all’alba! Rischio di code nella zona di Monza)
Arrivo in auto:
A Lecco imboccare la strada per la Valsassina (la Lecco – Ballabio). Giunti a Ballabio girare a destra in direzione Introbio. Dopo circa 4Km, prima di Colle di Balisio, svoltare a sinistra su una piccola strada solo parzialmente asfaltata (Indicazioni per Sacro Cuore e Rifugio Pialeral). Seguire la stradina fino alla chiesa dove c’e’ un parcheggio, non molto grande (meglio essere sul posto di buon ora!)
Descrizione
Il Grignone in invernale – una delle salite piu’ classiche e frequentate della zona. La via per il rifugio Pialeral e’ la piu’ frequentata e facile, solo da un punto di vista tecnico, perche’ dal punto di vista fisico i piu’ di 1.500m di dislivello si sentono. La fatica e’ largamente ricompensata dal panorama e dell’emozione di percorrere l’ampia cresta prima di arrivare al Brioschi. Dalla cresta vediamo tutto l’arco alpino fino agli Appennini. La giornata e’ tersa e solo sulla pianura si vede la solita nebbiolina che non ci permette di vedere Milano. Se da casa nostra si vedono la Grigne, riusciremo prima o poi a vedere casa dalla cima?
Quest’anno non c’e’ molta neve, ma il percorso e’ innevato dal rigugio Pialeral in poi. Sono quindi raccomandati i ramponi soprattutto per il ripido tratto dopo il nuovo bivacco Riva-Girani (ex baite Comolli) e per la cresta.
La Grignetta |
La salita
Parcheggiamo l’auto all’alba nello spiazzo vicino alla chiesetta e ci incamminiamo per la strada che porta al Pialeral. L’aria che si respira all’alba, in montagna, mi trasmette energia e serenita’ al contempo. Grandioso! Per circa 30’ si segue la strada sul fondo valle, sotto la Grignetta, poi si svolta a destra seguendo le indicazioni del rifugio. Proseguiamo un po’ a rilento perche’ Marco sente la sua tachicardia e non possiamo forzare troppo l’andatura. Gia’ da qui vediamo il Brioschi e la traccia del sentiero che taglia la montagna. E’ ben ripido per una passeggiata!
Sulla sx la traccia e sulla dx la vetta |
Arriviamo al rifugio Pialeral dove parte il sentiero invernale. C’e’ sempre gente e tracce per tutto l’inverno, quindi il sentiero e’ ben segnato. Mettiamo i ramponi per procedere piu’ agevolmente, ed ecco l’intoppo: Zane, che oggi ci allieta con la sua presenza, ha portato dei ramponi automatici, ma ha ai piedi scarponi non ramponabili. Marco inizia ad incamminarsi, mentre noi rimaniamo a litigare un po’ con i ramponi.
La traccia verso la cresta |
Seguiamo quindi Marco e lo raggiungiamo al bivacco appena aperto Riva–Girani. Qui la salita diventa ripida e procediamo lentamente verso la cresta.
LA CRESTA |
Finalmente ci siamo – Marco ed io senza fiato e Zane senza ramponi – e ci fermiamo qualche minuto per ristorarci prima dell’ultimo tratto di cresta. Anche la cresta e’ in parte ripida, ma l’ambiente e’ cosi’ bello che ce ne si dimentica.
Finalmente ecco la croce e il Brioschi.
La cresta durante la discesa |
Il sentiero. E' ripido! |
La discesa
Discesa per lo stesso percorso della salita. C’e’ una fontanella di acqua freschissima prima di arrivare all’auto.
La sosta e’ obbligata in questa giornata dal clima decisamente primaverile. In quest’ultima parte di sentiero ci sono gia’ infatti i primi fiori, oltre le Rose di Natale, che si vedono per tutto l’inverno, sono spuntate le Primule e l’Erba Trinita’.
Il Grafico Tempo Altitudine
Nessun commento:
Posta un commento